Sono di nuovo qui a parlarvi di World of Warcraft. Questo gioco di ruolo online dal grande successo è una miniera d’oro in tutti i sensi. Il sistema economico sviluppatosi dietro ad esso non è da sottovalutare, anzi è da esaminare e controllare in quanto rispecchia una realtà esistente, che si è notevolmente diramata dall’uscita del gioco nel 2004. Purtroppo non se ne può parlare solo come gioco di svago e di aggregazione on line, perché i retroscena legati alla moneta virtuale in Azeroth, sono molti e anche sbalorditivi.
Se vi dico che esistono ditte in Cina, chiamate Gold farm, in cui ragazzi giocano 24 ore su 24, con gli avatar affidatigli da veri giocatori iscritti, in cambio di una somma di denaro reale, ci credete? Bèh è difficile entrare nel meccanismo, ma è così!
Si tratta di vere e proprie ditte dislocate in Cina, dove un gruppo di giovani ragazzi messi davanti al computer e connessi al gioco, cercano di portare avanti la vita di un avatar, rendendolo potente, migliore degli altri e cercando di accrescere i suoi punteggi di abilità e competenze. Tutto ciò per rivenderlo a clienti che sono disposti a pagare fino a 300 euro. Una cosa assurda, se si pensa che il fine del gioco fondato dalla Blizzard è soprattutto divertimento e svago all’interno di un mondo virtuale sorprendente.
Queste situazioni si realizzano sempre più spesso e creano danni non indifferenti all’andamento del gioco. E’ per questo che la società statunitense vieta certi meccanismi e sta adottando una dura legge nei confronti di coloro che usano certi mezzi per arricchirsi. Infatti, tutti quelli che hanno a che fare con gold farm e transazioni di denaro reale saranno bannati e cacciati dal mondo di Azeroth. Un esempio, nel 2006 la Blizzard ne ha scoperti ben 59 mila, bèh semplice da dire perché tutti e 59 mila sono stati accompagnati fuori dal sistema di Warcraft…una dura botta per coloro che avevano fatto soldi facili all’interno del virtual world.
Tutto ciò perché la Blizzard non prevede transazioni esterne. Le regole del gioco sono poche, ma ben chiare. Una tra tutte è quella sull’economia che si sviluppa internamente e non deve avere ripercussioni sulla realtà. Quindi, meglio rispettare la legge di Warcraft e godersi il gioco così com’è, invece di farsi espellere per sempre dal mondo, senza dare possibilità al proprio avatar di rimetterci piede.
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